Le conseguenze dell'amore
è un film del 2004 scritto e diretto da Paolo Sorrentino e
presentato in concorso al 57º Festival di Cannes. Il film è
incentrato sulla figura di Titta Di Girolamo, interpretato da un
ottimo Toni Servillo, uomo di origini salernitane che vive da otto anni a Lugano, in Svizzera.
I primi due minuti del film sono di per sé già una ottima
sintesi di come và avanti la vita di Titta Di Girolamo.
Viene
mostrata una inquadratura fissa su un tappeto mobile in un lento e
progressivo incedere all'interno di una stazione quasi
irrealisticamente vuota e priva di ogni viaggiatore, eccezion fatta
per un uomo: dapprima un'ombra lontana poi un fattorino con una
valigia. Volendo fare un voluto paragone matematico, il tappeto
mobile appare come una sorta di asse dei tempi, discretizzato dal
lampeggiare della luce in fondo al nastro trasportatore. Perché la
matematica non è opinionabile, non è frutto della fantasia e non
ammette la fortuna. La matematica è rigore, certezza, logica,
precisione e consequenzialità.
Titta Di Girolamo è tutto questo. Una persona solitaria, dalle poche ed
essenziali parole che trascorre una monotona vita arginata e sterilizzata
dalla routine giornaliera fatta di azioni prestabilite.
Perfino il suo modo di "trasgredire"
è rigido e precalcolato nel suo ripetersi da 24 anni, ogni mercoledì
mattina e solo alle dieci in punto. In questi giorni Titta Di
Girolamo assume dell'eroina.
Senza mai alcun strappo alla regola.